A distanza di quattro anni dall’album di esordio che ha fatto apprezzare gli UltraviXen dagli intrepidi frequentatori dei locali italiani di live music, e ricevere unanimi ed entusiastici riscontri dalla stampa specializzata; ad ottobre 2014 è il secondo album dal titolo Il Riskio.
Alcune cose sono cambiate, altre sono rimaste, ferme e rassicuranti.
Rimane l’assetto da power trio; ma si è aggiunto Dario Aiello Blatta (synth, chitarra). C’è l’approdo alla lingua italiana, al quale Alessio Grasso è arrivato dopo avere dato forma a colpi di penna e Fender alla sua personale e autobiografica poetica.
Nei testi c’è un mood da amanti disperati e voluttuosi, dai cuori franati, con dietro uno sfondo sempre critico per certe costrizioni sociali, che fanno evolvere le lyrics in catartici epiloghi da catene spezzate di Django.
C’è elettricità nell’aria: gli UltraviXen hanno partorito un album ad altissimo impatto sonoro.
Gli UltraviXen sono definitivamente l’espressione più italiana dell’avant punk.